Non tutti i rischi sul lavoro sono visibili. Oltre ai pericoli immediati di un infortunio, esistono minacce più silenziose e progressive che possono minare la salute dei lavoratori nel tempo: polveri sottili, rumore costante, posture scorrette, esposizione a sostanze chimiche. Chi veglia su questi rischi invisibili? Chi si assicura che il lavoro non diventi, a lungo andare, una causa di malattia?
La risposta risiede in un processo fondamentale della sicurezza aziendale, la sorveglianza sanitaria, e nella sua figura chiave, il medico competente. Non si tratta di un semplice controllo di routine, ma di un sistema di tutela attiva e strategica.
Cos’è la sorveglianza sanitaria? Un radar sulla salute
La sorveglianza sanitaria è l’insieme degli atti medici finalizzati a proteggere lo stato di salute e la sicurezza dei lavoratori in relazione ai rischi presenti nell’ambiente di lavoro. Immaginiamola come un radar costantemente acceso, che monitora la salute delle persone per intercettare precocemente qualsiasi segnale di alterazione causato dall’attività lavorativa. È un obbligo legale per il datore di lavoro, ma solo nei casi in cui la Valutazione dei Rischi abbia evidenziato la presenza di pericoli specifici per i quali la legge prevede questo tipo di controllo.
Il protagonista: chi è il medico competente?
Il medico competente non è un medico generico, ma uno specialista in medicina del lavoro. È un professionista con una conoscenza approfondita non solo del corpo umano, ma anche degli ambienti di lavoro e delle loro dinamiche. Il suo non è un ruolo isolato; è un partner strategico che collabora a stretto contatto con il datore di lavoro e il servizio di prevenzione e protezione per definire e attuare le misure di tutela.
Il suo lavoro inizia ben prima della visita medica. Il medico competente collabora alla valutazione dei rischi, portando la sua prospettiva sanitaria per identificare come i pericoli specifici possano impattare sulla salute. Sulla base di questa analisi, definisce un protocollo sanitario, ovvero un piano personalizzato di controlli ed esami da effettuare.
Solo a questo punto entrano in gioco le visite mediche, che possono essere preventive (prima di adibire un lavoratore a una mansione a rischio), periodiche (per monitorare lo stato di salute nel tempo), o su richiesta del lavoratore. Al termine di ogni visita, il Medico esprime un giudizio fondamentale: il giudizio di idoneità alla mansione, che stabilisce se il lavoratore può svolgere quel compito specifico in sicurezza. Inoltre, visita gli ambienti di lavoro, istituisce e custodisce le cartelle sanitarie e fornisce informazioni ai lavoratori sulla loro salute.
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